Mentre l’Isola procede a gonfie vele la produzione pensa già al futuro. Si dà il caso, infatti, che il numero contrattuale previsto per una location del reality sia di tre edizioni. Tre anni è durata l’avventura in quel di Samanà, a Santo Domingo. E si sta avviando all’epilogo il naufragio a Cayo Paloma in Honduras, ex paradiso di Caio Cochinos, area protetta da una fondazione e dal Wwf.
Vanity Fair ha appena scoperto quale potrebbe essere la meta della prossima edizione: la spiaggia Praia Do Americano. Sarebbero in corso, infatti, delle trattative tra Francesco Pucci, super-produttore esecutivo di Magnolia, e gli amministratori di Fernando De Noronha, isola del Nord-Est del Brasile. Anche in questo caso si presentano ferree regole ambientali da rispettare, visto che si tratta pur sempre di un ecoparco Patrimonio dell’umanità Unesco dal 2001: accesso limitato alle spiagge, bando alle creme solari in alcune aree, divieto di toccare anche solo con una pinna uno dei 1000 delfini della vicina Praia Dos Golfinhos o le tartarughe marine.
Riuscirà la potenza economica delle nuove produzioni televisive ad aggirare ancora una volta i tentativi di tutela del nostro ecosistema?
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